Ranieri
si è rifiutato
categoricamente
di
aiutarmi:
“Non
posso accettare
sfide che non abbiano
almeno
una
probabilità
su 5000 di riuscita”.
Donati
mi
ha
liquidato:
“A
te
non servirebbe
un allenatore
ma
un
mago”.
Non
mi resta
che
frugare
in internet, alla
ricerca
del
millantatore
giusto.
Sentiamo
che mi dice il “mago
velleitario”:
“Non
ha
senso
fare
il recupero se non hai
un carico
da
recuperare:
sarebbe
come bere
birra
da
un boccale
vuoto.”
Il
mio dolore ai
polpacci,
in effetti, non è
dovuto
ad
un eccesso di carico
ma
solo
a
mancanza
di
allenamento
specifico. Questo ne capisce
davvero!
“Venerdì
hai
fatto
il lungo?
Domenica
corsa
lunga
a cazzeggio
con supercompensazione
di carboidrati
etilici?
Bene.
Sei
a
buon
punto ma
non
basta
ancora.
Non stare
ad
ascoltare
i polpacci
che parlano
con lingua
biforcuta.
Se
vuoi provarci
davvero,
non
ti resta
che
prendere
dosi
massicce
di ergonomia
a ritmo
maratona
aumentato
del 3%
(iva
inclusa).
Reintegra
mischiando
in un boccale
maltodestrine
con
maltosinistrine
e luppoline fino ad
ottenere una
bevanda
spumeggiante.
Ecco
il programma.
Martedì,
mercoledì e giovedì 10km
al
dì
a
4'05-4'10,
lontano
dai
pasti,
dopo
un buon riscaldamento.
Poi
stretching e birra.
Venerdì
mezza
dose,
(non
di birra,
mi
raccomando)
con
allunghi
finali.
Sabato
recupero con doppia
seduta
al
bagno
e
doppia
birra.
Domenica,
se
sarai
sopravvissuto,
maratona
in
2h59'59”99 e
quattro
birre”.
Così
parlò;
questo
volevo sentire e questo farò.
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