martedì 27 ottobre 2015

Triathlon medio forte village – intro


Il buffet. Sono qui anche per godere del magnifico contorno che il Forte Village resort offre a tutti i partecipanti, a partire dal buffet della sera prima.
Se non assaggiassi tutto, compresa la decina di varietà di dolci, rimarrei col rimorso di essermi perso qualcosa. Faccio a gara a chi riempie più il piatto con Francesco, anche lui uno che soffre i rimorsi della fame, e aiuto la digestione con qualche bel mezzo bicchiere di vino – mezzo alla volta, certo, che sono un atleta e mi potrebbe far male. A fine pasto non ho rimpianti ma mi sento un bidone e nonostante la tisana finale, ingurgitata senza zucchero – senza zucchero, certo, che sono un atleta e non posso esagerare con i dolci – resto appesantito. A casa, prima di coricarmi, preparo le due borracce per la bici aggiungendo alla fine un cucchiaino di bicarbonato per favorire la digestione. Non immaginavo che, durante la notte, il bicarbonato reagisse con l'integratore trasformando il contenuto di una di esse in un intruglio frizzante.
La sveglia. La notte fra sabato e domenica scatta l'ora legale. Gioco la solita partita a scacchi con la sveglia del mio smartphone Qilive. “Se io puntassi la sveglia un'ora dopo e l'orologio del telefono si aggiustasse automaticamente, invece che alle 5 e mezza mi sveglierei alle 6 e mezza e arriverei in ritardo!” Con una mossa degna di Kasparov, decido allora di lasciare la sveglia alle 5 e mezza (scacco al re). Alle 4 e mezza la sveglia suona (matto in due mosse).
Giochiamo subito la rivincita: “metto la sveglia avanti di un'ora e mi rimetto a dormire … ma lei capirà che mi voglio svegliare fra un'ora o è così intelligente da sapere che ci si sveglia una volta al giorno e si programma per domattina?” Provo a dormire ma il dubbio mi tiene sveglio … per fortuna, perché mi sarei svegliato l'indomani. Insomma alle 5 e mezza ho già perso due partite a scacchi col mio Qilive. Pensa quante ne avrei perse se avessi avuto un I-phone che è ancora più “smart”!
Le sfide. Durante le ultime due settimane di allenamento ho cercato di migliorare la velocità di corsa, per tornare al livello dell'anno scorso ma senza successo. Già pochi chilometri a 4'10 mi stancavano molto. La sfida con me stesso e con le 4h55 dell'anno scorso è già persa.
Studiando l'elenco degli iscritti, ho notato due italiani della mia categoria che partono con un ottimo “rank” e parecchi stranieri. Anche se mancano i sardi più forti, il primo posto di categoria mi pare quindi anch'esso irraggiungibile.
Ci sono poi gli amici da sfidare. Teo è all'esordio e in bici, nonostante il casco spaziale, fa ancora fatica. Francesco invece, dopo la batosta di Mallorca, mi sembra irraggiungibile.
C'è poi un'ultima sfida. La gara vale come campionato per i direttori di gara del circuito Challenge e siccome sono l'unico rappresentante della squadra del Forte Village in gara, mi hanno assegnato la cuffietta gialla che distingue i partecipanti a questa sfida particolare. La sento pesante. In gara con me ci sarà anche il CEO del marchio Challenge che ha un passato nella nazionale polacca, che è sicuramente più direttore di gara e più forte di me.
Insomma, mi aspettano quattro sfide e tutte e quattro già perse in partenza.
Di fronte al mare, aspettando lo sparo, continuo a massaggiarmi lo stomaco. Con la mia cuffietta gialla di 10 chili e tutti quei sassi nel ventre, probabilmente andrò a fondo.  

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