domenica 20 settembre 2015

Ironman di Mallorca - visioni.

Manca meno di una settimana. La velleità di guadagnarmi la qualificazione per i mondiali di Kona è tramontata prima ancora che riuscissi ad immaginarla a colori. Infiammazioni varie, insieme ad una solida pigrizia, mi hanno infatti tenuto ben lontano dalla condizione perfetta che mi sarebbe servita per migliorare il risultato di due anni fa e provare a puntare la prua verso le isole Hawaii. Ma non importa, non è che ci tenessi particolarmente. Ecco invece cosa immagino ...
Grazie alla partenza “rolling” nel nuoto potrò far valere i miei valori reali e mi metterò con gli ultimi, quelli gentili e tranquilli, le casalinghe e i vecchietti e partiremo tranquilli guardando il fondale e i pesci nell'acqua trasparente. Arriveremo tutti insieme sulla spiaggia, un po' stanchi ma senza affanno. Gli amici e il me stesso di Roth saranno tutti avanti, ma li lascerò allontanare con un sorriso.
Monterò su una bici rinnovata: per carità, niente super telaio aerodinamico cazzuto, ruote a razze … ma un nuovissimo sellino con un bel buco per accomodare gentilmente la prostata. Arriverò alla salitona del km 110 con ancora l'energia sufficiente per spingere sui pedali, sentire l'ossigeno fluire nei muscoli, superare qualche vecchietto e, dopo essere sceso dolcemente fino alla seconda transizione, correrò con la solita leggerezza sul lungomare di alcudia e, alla fine, mi sdraierò sulla spiaggia per i prossimi due giorni.

Insomma, mi immagino una gara senza sofferenza, come fatta in anestesia totale. Giuro che non ho preso allucinogeni; forse sono solo stanco.  

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