sabato 7 febbraio 2015

Il punto giusto

Stamattina alle 7, nonostante sia sabato, sono stato costretto ad alzarmi con l'intestino che si aggirava come un verme inquieto nel mio ventre. In bagno poi, dopo una seduta un po' sofferta, la bilancia mi ha aggredito con un “68.2”. Due chiari messaggi: ieri sera ancora una volta, non sono riuscito a fermarmi al punto giusto. Dopo cena, la torta al cioccolato chiamava il mirto, il mirto chiamava la torta al cioccolato e io mi sono lasciato distrarre superando abbondantemente la mia fermata.
Il ginocchio destro ogni tanto guaisce. Quale fosse il punto giusto me lo aveva detto chiaramente alla fine della terza salita ma, stupido ginocchio, non potevo restare su in cima a Porcili Marriu a nutrirmi di corbezzoli e acqua di torrente aspettando che si riposasse: in qualche modo dovevo tornare giù.
Ora c'è il sole, l'aria è tersa e dalla finestra scorgo il monte Santa Barbara che mi sorride. Forse non dovrei uscire a correre, forse il ginocchio non vuole … ma come faccio a saperlo?

Per sapere qual'è il punto giusto bisogna superarlo, altrimenti si rischia di non raggiungerlo mai.

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