martedì 20 maggio 2014

Perché lo fai? 50 ragioni per fare sport – 7. Per avere qualcosa da raccontare.

"Nonhai vissuto se non hai qualcosa da raccontare" diceva il velleitario. Per raccontare qualcosa ci vuole qualcuno che ascolti. Forse basterebbe un nipotino ma per fare un nipotino ci vogliono anni e dopo 10 secondi smetterebbe di ascoltare per correre a giocare con la play. Non vale la pena. Il pubblico adulto è più disponibile ma anche più selettivo. Che storie vogliono sentire gli adulti?
La Gazzetta dello sport è al quarto posto fra i quotidiani più letti in Italia e ogni giorno vende 7 volte il numero di copie che “Giardinaggio” vende in un mese.
Insomma: se vuoi vivere devi avere qualcosa da raccontare, se vuoi raccontare qualcosa devi avere qualcuno che ascolta e se vuoi che qualcuno ti ascolti molla il giardinaggio e corri a fare sport!
Perché il giardinaggio non tira? Perché, pur essendo creativo e rilassante, è solo un passatempo. Anche lo sport, per essere interessante da raccontare, non deve diventare “passatempo”.
I wellrunnessari, per esempio, passano il tempo correndo per stare meglio e vivere più a lungo. Forse però non si può dire che vivono di più ma solo che passano più tempo a vivere. Per vivere di più bisogna innanzitutto vivere davvero, uscire da quel buco da hobbit che è la pista d'atletica e lanciarsi verso l'ignoto cercando l'epica. Il più delle volte al posto dell'epica si trova la farsa che però, pur essendo meno onorevole, resta sempre “qualcosa da raccontare”.

E il bello è che – mentre ti stai rialzando dopo essere caduto in una pozzanghera di letame, o quando, dopo aver bucato, ti ritrovi in mano la camera d'aria della graziella – ti elevi con la mente a 10 metri d'altezza, ti guardi da fuori, sorridi e pensi “cazzo, questa è proprio bella, non vedo l'ora di raccontarla”.

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