mercoledì 12 febbraio 2014

Ho visto cose – La catena degli eventi

Ho visto due treni allontanarsi in direzioni opposte ognuno trasportando un pezzo del mio bagaglio …

Gestire una zona cambio richiede attenzione, precisione, meticolosa cura del dettaglio, tutte doti che non ho. Con distrazione, pressapochismo e raffazzonatezza, si rischia di perdere un sacco di tempo o, peggio, di ripartire dimenticando qualcosa di essenziale. La vita però è maestra e a furia di bacchettate riesce ad insegnare qualcosa anche ai suoi studenti peggiori. Una delle lezioni di “zona cambio” che ricordo era un'esercitazione pratica: cambio di treno con bagaglio.
Ecco la cronaca.
Mattina di fine estate di fine anni '80. Finite le vacanze in trentino, dovevo tornare a Torino in treno. La zia Cristina salutandomi, mi regala una bella giacca di lana dicendo: “mi raccomando, Lorenzo, non perderla come al solito, fai attenzione” “stai tranquilla, Cristina, ho smesso di fare quelle cose”. A Milano dovevo cambiare treno. Salgo sul treno in partenza per Torino, trovo uno scompartimento libero e mi accomodo. Siccome sono una persona attenta, mi rendo quasi subito conto di aver dimenticato il regalo di Cristina sull'altro treno! La promessa era fresca e dovevo rimediare. Scendo di corsa, guardo il tabellone ma arrivo al binario solo in tempo per vedere il treno ripartire, verso Venezia, con sopra la mia giacca. Sconsolato, me ne torno al mio treno. Arrivo al binario giusto in tempo per vederlo partire verso Torino, con sopra la mia borsa! Il mio bagaglio era dilaniato! Simmetria … gioco di specchi … principio di conservazione della quantità di moto … l'eleganza della situazione era troppo evidente per arrabbiarsi o disperarsi. Mi guardavo da fuori e mi veniva da ridere. Mentre andavo alla polizia ferroviaria, per cercare di recuperare almeno la borsa, dubitavo che avrebbero creduto alla mia storia ma non volevo inventarne altre: era troppo bella e non vedevo l'ora di raccontarla. L'agente doveva averne sentite molte di storie strane e mi ha ascoltato sorridendo ma senza incredulità. Alla stazione di Novara i suoi colleghi sono saliti sul treno a cercare la mia borsa e l'hanno recuperata. Insomma alla fine ho perso solo una giacca, un paio di treni e quel poco che restava della mia faccia.
Spesso le persone distratte si giustificano dicendo: Einstein era un genio – Einstein era distratto – io sono distratto – ergo: io sono un genio … ma non funziona, è un sillogismo errato che dimostra solo di essere molto lontani anche da una minima capacità di pensiero razionale.
Ci vorrebbe un teorema per giustificare anche questa defaillance … il teorema dei due treni …l'entanglement quantistico … la catena degli eventi … boh, ci provo.

Spiegazione razionale. Gli eventi sono concatenati: i diversi anelli si legano l'un l'altro: il maglione, la raccomandazione, il primo treno, il secondo treno … La probabilità che si realizzino tutti non è il prodotto delle singole probabilità, come sarebbe se fossero eventi indipendenti, ma al primo seguono necessariamente tutti gli altri … swiishh (perdo aderenza cominciando a scivolare sulla superficie dello specchio). Ma, è vero! Per aver fatto la promessa a Cristina, dovevo cercare di recuperare la giacca. Per avere qualche speranza di recuperare la giacca, dovevo correre e non potevo portarmi dietro la borsa. I tre eventi erano inanellati in una solida catena … io non ho fatto che tirarla!  
la catena degli eventi

5 commenti:

  1. Azz Lorenzo io sono un casino.....ma tu mi sa che bi batti !!!

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    1. Ma quello era il Lorenzo degli anni '80. Ora sono una persona precisa, non tiro piu' la catena, schiaccio il pulsante.

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  2. Eh eh eh, Lorenzo meno male che le catene non ci sono più. .... eh eh eh eh.

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    1. Non dirlo forte, che c'e' sempre quella della bici pronta a combinar casini!

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  3. Ecco, sul calcolo delle probabilità ci sarebbe da puntualizzare... Ma come può infilare una giacca di lana, a fine estate, in una borsa poco più che adolescente, un esteta come te, insurrezional-nascente? O piccolo, l'alfa e l'omega son trascurabili giochi di parole...

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