domenica 24 novembre 2013

Meteossessione

Sarebbe bello conoscere il futuro ... o forse no. Il passato è pieno di esperienze istruttive, di giornate di sole, di bei ricordi; il futuro invece è solo pieno di cose da evitare, incombe su di noi minaccioso. La paura, che è uno dei protagonisti della società in cui viviamo, trae linfa vitale dalle previsioni funeste o presunte tali. C'è la morte che ci aspetta, certo ma soprattutto tanta e tanta pioggia.
“Stasera avrei voluto andare al cinema ma ho visto le previsioni e con questo tempo mi sa che resterò a casa” “Portati un ombrello e vacci lo stesso” suggerisco io. “L'ombrello lo avrei, ho anche un bell'ombrellone grande ma col vento che ci sarà la vedo dura”.
Le previsioni meteo sono solo estrapolazioni modellistiche della situazione attuale e di quelle passate. Sempre più spesso però, sono presentate e considerate come realtà di fatto. Non si dice più “per domenica è prevista pioggia” ma “domenica piove”. Non si usa neanche il futuro che potrebbe far balenare dei dubbi in chi ascolta. La sicurezza diventa totale quando il clima si manifesta nei suoi aspetti negativi: “domenica piove, c'è vento, troppo caldo, troppo freddo ...” e viene usata come scusa per rinunciare a uscire, fare, vedere, vivere; è una trappola mortale per chi avrebbe bisogno di motivazioni, un ergastolo autoinflitto per evitare terribili goccioline. La paura di bagnarci ci fa restare rintanati nel buco come merde in attesa dello sciacquone.
Anch'io guardo regolarmente le previsioni meteo ma ho imparato a interpretarle bene: quando c'è scritto 80% probabilità di pioggia, in realtà vuol dire 20 probabilità su cento di sole. E non me ne lascio sfuggire neanche una di queste splendide probabilità!

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