lunedì 4 marzo 2013

Gran fondo del Sulcis

Da Santa Lucia a Pantaleo: 25 chilometri su una strada sterrata che attraversa le montagne del Sulcis e le sue immense foreste di lecci, prima in salita, fino ai quasi 500 metri del passo "su Schisorgiu", poi in rapida discesa, verso Pantaleo e Santadi.
Correre è bello. Correre a lungo su strade sterrate o sentieri di montagna durante la precoce primavera sarda, circondato dai profumi della macchia, dal verde luminoso dei boschi e dal suono scrosciante dell'acqua che si divincola nel "Gutturu Mannu", è per me una ragione di vita. Nel 2007, quando seppi che ci sarebbe stata una gara di corsa su questa strada, telefonai agli organizzatori per sapere se fosse possibile parteciparvi come escursionista non tesserato; mi risposero di no e allora, pur di non rinunciare a quella corsa, decisi di varcare la soglia dell'inferno dei runners, unendomi alla perduta gente con l'eterno dolore alle gambe, e senza nessuna speranza di uscirne (una scritta del genere appariva sopra la porta).
Da allora ho partecipato a tutte le edizioni di questa magnifica corsa, ieri era la settima, e ho imparato molte cose:
  • Ho scoperto un mondo nuovo, più bello (2007)
  • Ho imparato che sei chilometri di discesa, corsi a rotta di collo, riducono i muscoli in poltiglia, e che tale trattamento è sconsigliato una settimana prima dell'esordio in maratona (2008)
  • Ho scoperto che una innocua, dolce, morbida caramellina può trasformarsi in un mostro selvaggio, se provi a mangiarla mentre corri a tutta (2009)
  • Ho scoperto che chi sostiene che "il passare del tempo fa invecchiare" è male informato (2010)
  • Quando le mie gambe non erano disponibili, ho imparato ad arrivare al traguardo usando, con discrezione, quelle di altri atleti (2011)
  • Ho scoperto che si può accumulare tanto di quel freddo che, dopo 20 minuti chiusi in macchina con il riscaldamento a tutta, si continua a tremare (2012)
  • Ho scoperto che la scoperta del 2010 forse non era vera e che forse non è possibile migliorarsi in eterno (ieri)

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